Guy de Maupassant


nacque nel 1850 presso il Castello di Miromesnil, vicino a Dieppe, in Francia. Compiuti gli studi a Yvetot e poi a Rouen, si arruolò come volontario nella guerra franco-prussiana. Gustave Flaubert lo prese sotto la sua protezione, accompagnandone i primi passi nel giornalismo e in letteratura: esordì nel 1880 con la novella Palla di sego. Incoraggiato dal successo della sua prima opera trascorse gli anni tra il 1880 e il 1891 in una produzione incessante e torrenziale: otto romanzi, più di trecento racconti, cronache, poesie, opere teatrali, diari di viaggio. Dopo una lunga malattia che ne compromise anche la lucidità, morì a Parigi nel 1893.

Con un saggio di Carlo Bo
Traduzione di Maria Pia Tosti Croce
Edizione integrale


«Bel-Ami sono io», diceva Maupassant con qualche ironia, echeggiando la celebre frase di Flaubert su madame Bovary. Ma quale sarà mai il punto di contatto tra lo scrittore di fama e questo Georges Duroy, giovane arrivista, cinico e privo di scrupoli al punto da farsi scrivere gli articoli dalla moglie dell’amico? Forse una indefinita inquietudine, un tormento esistenziale, la stessa energica ambizione, oltre al dato esteriore immediato di un fascino a cui le donne non resistono. In una Parigi popolata da affari e scandali in egual misura, alla fine Duroy risulta un vincitore, come a dire che il successo arride a chi lo insegue senza guardare in faccia a...