Voltaire


François-Marie Arouet, che nel 1718 assumerà lo pseudonimo di Voltaire, nacque a Parigi nel 1694. Nel 1718 era già un celebre tragediografo; nel 1726, come conseguenza di un duello, conobbe la Bastiglia e l’esilio in Inghilterra; dopo una vita intensa condotta tra fughe, amicizie regali, studi e impegno civile contro l’intolleranza e l’ingiustizia, nell’aprile del 1778 tornò a Parigi ma morì quasi subito, il 30 maggio 1778. Scrisse opere storiche, poemi epici, libelli polemici, versi d’occasione, prose filosofiche e letterarie. Di Voltaire la Newton Compton ha pubblicato Dizionario filosofico; Candido – L’ingenuo – Zadid – Micromegas e il volume unico Tutti i romanzi e i racconti e Dizionario filosofico.

Candido
Voltaire
B079BJTKK9

Edizione integrale
Introduzione di Renato Minore
Premessa di Riccardo Campi

La candida domanda «Perché esiste il male in questo mondo?» ha turbato i pensatori di tutti i tempi.

Se lo chiede anche Voltaire, in questo piccolo gioiello letterario e filosofico, senza trovare una risposta definitiva, anzi, lasciandoci con il sospetto che una risposta definitiva non esista affatto. Esempio unico di mirabile congiunzione tra ironia, inquietudine metafisica e perfezione stilistica, Candido racconta la storia di un ragazzo che vaga per nazioni e terre nuove e misteriose, affrontando le più diverse avventure. Conosce il dotto fanfarone Pangloss, con cui va incontro alla rovina; parla con religiosi, manichei, donne di facili costumi, scopre...

Cura e traduzione di Palmiro Togliatti
Edizione integrale


Pubblicato nel 1763, il Trattato sulla tolleranza è forse il più famoso tra le opere di Voltaire. È una riflessione sulla libertà di credo, sul rispetto delle opinioni e sui cardini di quella che definiremmo società civile. A ispirare questo celebre libello era stato il caso Calas (1762). Marc-Antoine Calas, figlio di un commerciante protestante ugonotto, era stato trovato impiccato e per il suo assassinio era stato imprigionato, giudicato e condannato a morte per tortura il padre, sulla base di un processo indiziario: l’uomo avrebbe ucciso il figlio perché questi aveva intenzione di convertirsi al cattolicesimo. La società, intendendo condannarlo, aveva cavalcato il fanatismo...

Introduzione di Renato Minore
Postfazione di G.B. Angioletti
Traduzioni di Paola Angioletti
Edizioni integrali


Autentico gioiello letterario e filosofico, Candido, l’opera più celebre di Voltaire, è un esempio unico di perfetta congiunzione tra senso dell’ironia, inquietudine, metafisica e perfezione stilistica. La candida domanda «Perché esiste il male in questo mondo?» ha turbato i pensatori di tutti i tempi. Voltaire se la pone in tutta la sua attualità, nel corso del racconto, senza trovare una risposta definitiva, anzi, lasciandoci con il sospetto che questa in realtà non esista affatto. Ma ciò che pare senza dubbio esistere per Voltaire come uno dei piaceri più compiuti dell’umanità è la forza dell’arguzia e dell’intelligenza....

Edizione integrale condotta sul testo critico stabilito da Raymond Naves
Introduzione di Angelo G. Sabatini
Traduzione di Maurizio Grasso


Il Dizionario filosofico fu pubblicato per la prima volta anonimo a Ginevra nel 1764, quando Voltaire aveva ormai settant’anni. Il progetto dell’opera era nato nel 1752, a Potsdam, durante una visita del filosofo a Federico II di Prussia, e per molti anni Voltaire aveva continuato a scrivere o a raccogliere articoli sui più svariati argomenti. Arricchito attraverso molte edizioni successive, il Dizionario è una raccolta di voci riguardanti la filosofia in senso molto ampio. La presente traduzione è stata condotta sul testo stabilito da Raymond Naves, che ha riportato il Dizionario alla sua forma...

Introduzione di Valentino Parlato
Con un saggio di G.B. Angioletti
Edizioni integrali


Nei romanzi filosofici di Voltaire sembra essersi cristallizzato lo spirito di un intero secolo: l’arguzia, l’eleganza, il culto delle buone maniere e dell’intelligenza che caratterizzano il Settecento trovano in essi la loro espressione più compiuta e perfetta, ma contemporaneamente si armano di vis polemica, di satira accusatoria, di amara ironia per combattere, come afferma Giovanni Macchia, la battaglia «in difesa della ragione, della civiltà, della cultura» che un regime sempre più antico, dissoluto e cieco ferocemente avversava per salvaguardare l’eternità dei propri privilegi. Dopo aver scritto Zadig, il suo primo romanzo, Voltaire non...