Introduzione di Maria Nadotti
Traduzione di Alessandra Maestrini
Edizione integrale
La bellissima ma non più giovane ereditiera Gladys Eysenach è chiamata in tribunale per rispondere di omicidio: ha ucciso un ragazzo, suo amante. Ma come ha fatto Gladys a ridursi a quel punto? Perché invoca una condanna severa e qual è la verità che vuole assolutamente tenere nascosta, che la consuma, rendendola simile a Jezabel, l’ombra inquieta dell’Athalie di Racine? Il romanzo ricostruisce la sua avventurosa e tragica vicenda, ci accompagna nel suo passato a Londra, New York, Nizza, Parigi, ci fa rivivere la Belle Époque dei ricchi prima che la seconda guerra mondiale spazzi via tutto per sempre.
«Una donna salì sul banco degli accusati. Era ancora bella, malgrado il pallore, malgrado l’aria stravolta e stanca: solo gli occhi, di un taglio incantevole, erano velati di lacrime, e la bocca aveva una piega cadente; ma l’aspetto era giovane. I capelli, nascosti sotto il cappello nero, non si vedevano.»