Un grande romanzo storico
Dall’infanzia di Romolo e Remo all’incoronazione di Numa Pompilio: l’esaltante racconto della nascita di Roma
Anno XXXVII dalla fondazione di Roma: il re Romolo decide di dettare le sue memorie allo scriba fenicio muto Himelqart. Un racconto che parte dall’infanzia del re, vissuta ad Albalonga con il fratello Remo, sotto l’ala protettrice del saggio re Numitore. È proprio quest’ultimo, in punto di morte, a suggerire ai due giovani di lasciare Albalonga per fondare una nuova città su cui regnare insieme. Molti altri giovani si uniscono ai due, quando partono in cerca del luogo prescelto. È l’inizio della storia della più grande città dell’antichità. Una storia fatta di guerre e tradimenti.
Giulio Castelli fonde storia e leggenda per creare un romanzo epico e appassionante, il racconto definitivo della fondazione e dei primi decenni di vita di quella che diventerà la Città Eterna.
Un epico romanzo storico sulla fondazione dell’Urbe
«Questo romanzo racconta i primi decenni della vita della Città Eterna. Atti e misfatti, opere e sorte di Romolo sono riportati come a suo tempo dettati direttamente da lui, primo re di Roma, a un suo fedele scrivano di origini fenicie, muto e incapace di tradire segreti. La narrazione è come un continuum di colorite e sanguinose avventure, genti ed etnie che si avvicendano su esigui territori in inestinguibili scontri.»
Avvenire
«Solida documentazione storica, agile libertà creativa, riesce a incuriosire e appassiona il lettore.»
Il Sole 24 Ore
«Attraverso il racconto in presa diretta, Giulio Castelli ci mostra in dettaglio un mondo affascinante.»
la Repubblica
«Castelli miscela il rigore della ricostruzione storica con i sapori forti dell’avventura e della fiction.»
Il Messaggero