Cura e traduzione di Giovanni Gigliozzi
Edizione integrale
Alcuni cattolici francesi di provincia si lasciano ingenuamente convincere da una banda di truffatori ad accorrere a Roma per liberare il papa, che languirebbe nei sotterranei del Vaticano mentre un usurpatore avrebbe preso il suo posto. Farsa elegantemente camuffata da romanzo d’avventura, il libro irride i vizi e le debolezze di una certa borghesia cattolica: ma forse, come suggerisce Gigliozzi, è anche uno sfogo contro l’educazione rigida e perbenista che Gide aveva ricevuto. Pubblicato la prima volta anonimo, I sotterranei del Vaticano suscitò subito vivaci polemiche che costarono all’autore la rottura di più di un’amicizia.
«Che il rappresentante di Dio in terra abbia potuto essere rapito dalla cattedra di Pietro e, per una congiura del Quirinale, rubato per così dire alla cristianità intera, è un problema talmente spinoso che non ho la temerarietà di sollevare. Ma è storicamente provato che verso la fine dell’anno 1893 corse questa voce, ed è certo che un gran numero di anime devote ne furono sconvolte.»