«Magnificamente narrato. E con un finale da togliere il fiato. Un esordio perfetto.»
Vienna, 1939. Mentre lo spettro della guerra terrorizza l’Europa, i genitori di Rose Zimmer cercano disperatamente un modo per lasciare l’Austria. Non riuscendoci, decidono di salvare almeno la loro giovane figlia. Rose viene così affidata a degli sconosciuti e portata in Inghilterra. Sei anni più tardi, quando la guerra è finalmente terminata, Rose tenta di ricostruire la propria vita devastata: si mette quindi alla ricerca di un quadro di Soutine, appartenuto alla madre, e al quale la donna era legatissima. Dopo essersi trasferita a Los Angeles e aver trascorso lì la propria vita, Rose si imbatterà nuovamente nelle tracce di quel dipinto, diventato per lei quasi un’ossessione, e in Lizzie Goldstein, che ne è entrata in possesso dopo di lei. Tra Lizzie e Rose nasce un’amicizia inaspettata, destinata però a interrompersi bruscamente quando le due donne si troveranno di fronte a una verità dolorosa: un segreto che ha a che fare con il quadro di Soutine e che è rimasto nascosto per tanti anni… Una prosa cristallina per una storia che parla di nostalgia, dolore, perdita e perdono.
Tra passato e presente sulle tracce di un quadro che unisce i destini di due famiglie
«I personaggi del bellissimo romanzo di Ellen Umansky sono minacciati non solo dalla perdita ma dal peso che ogni perdita comporta… Una profonda e commovente esplorazione del dolore e della riconciliazione.»
«Un mistero avvincente che riguarda la sorte di un dipinto e la vita di due donne molto diverse, entrambe affrante per averlo perso. Un esordio seducente.»
«Notevole. Una delle tante doti della Umansky è la capacità di gettare una luce sul potere dell’arte e insieme sulla sua impotenza di fronte a una perdita devastante.»