Cura e traduzione di Tommaso Pisanti
Edizione integrale
«Non ho alcun rimpianto per i miei anni d’esilio. Chi vuol cercare la verità e proclamarla davanti all’intera umanità è destinato a soffrire. Le mie afflizioni mi hanno insegnato a comprendere le afflizioni dei miei simili; né la persecuzione, né l’esilio hanno mai oscurato dentro di me la mia visione. E ora sono stanco». Queste le ultime parole del Maestro, che affida al suo amato discepolo il compito di diffondere al mondo intero la saggezza conquistata in una lunga vita di meditazione e riflessione. Da qui prende le mosse la raccolta di scritti La Voce del Maestro, pubblicata postuma nel 1963. Gibran affronta in quest’opera di ampio respiro tematiche quali “Amore ed equità”, “Ragione e Conoscenza”, “Natura e Uomo”: con il suo messaggio pregnante e visionario, ha restituito a un vastissimo pubblico il valore della spiritualità, messa in crisi nell’era contemporanea dal diffondersi di concezioni scettiche o relativistiche.
«La donna che io ho amato è simile alle donne alle quali tutti voi avete dato i vostri cuori. Ha una bellezza strana, come modellata da un dio; è mite come una colomba, astuta come il serpente, fiera come il pavone, amabile come il bianco cigno, terribile come la livida notte. È composta di una manciata di terra e di una spruzzata di spuma marina.»