«L’immaginazione di A.G. Howard è sconfinata: ipnotica e affascinante.»
Publishers Weekly
Dall’autrice di Il mio splendido migliore amico
Rune Germaine ha una splendida voce, paragonabile a quella di un angelo, ma è afflitta da una terribile maledizione: quando si esibisce, infatti, si sente malata e stanca, come se la bellezza del suo canto le rubasse ogni volta un po’ di vita. Sua madre, nel tentativo di aiutarla, decide di iscriverla a un conservatorio poco fuori Parigi, convinta che l’arte potrà curare la strana spossatezza di Rune. Poco dopo il suo arrivo nel collegio di RoseBlood, la ragazza si rende conto che c’è qualcosa di soprannaturale nell’aria. Il misterioso ragazzo che vede spesso in cortile, infatti, non frequenta nessuna delle classi a scuola e scompare rapidamente come è apparso, non appena Rune distoglie lo sguardo. Non ci vuole molto perché tra i due nasca un’amicizia segreta. Thor, è questo il nome del ragazzo, indossa abiti che sembrano provenire da un altro secolo e in sua presenza Rune si sente meglio, quasi cominciasse davvero a guarire. Ma tra i corridoi di RoseBlood c’è una terribile minaccia in agguato, e l’amore tra Rune e Thor, che sta sbocciando, verrà messo a dura prova. Dalla scelta di Thor, infatti, potrebbe dipendere la salvezza di Rune o la sua completa distruzione.
Un’autrice tradotta in 10 Paesi
200.000 copie vendute
La sua splendida voce è la sua più grande maledizione
«Unisce atmosfere dark e puro romanticismo.»
USA Today
«L’immaginazione di A.G. Howard è sconfinata: il tono ipnotico e l’affascinante ambientazione, tra follia e creatività, spingono i lettori dritti nella tana del coniglio.»
Publishers Weekly
«Una storia resa ancora più intrigante da una sfida romantica e atmosfere cupe e sensuali.»
Booklist