Commento a cura di Nicola Maggi
Profilo biografico di Italo Borzi
Edizione integrale
La Vita Nuova comincia a prendere forma intorno al 1292, o forse 1293, non molto tempo dopo la morte di Beatrice Portinari, cui l’opera è dedicata. Dante, che dopo la morte dell’amata attraversa un periodo di sbandamento, riunisce alcune delle rime precedentemente composte in onore e in memoria della sua donna e le connette in un ordito, narrativo ed esegetico insieme. La Beatrice della Vita Nuova, al contrario di quella della Divina Commedia, è sì da anteporre alle altre, ma è ancora una donna. Solo al termine dell’opera, Dante avverte chiaramente l’esigenza di voler cantare Beatrice in modo nuovo e straordinario. A questo punto, significativamente, tronca il libello e rimanda il lettore, seppur indirettamente, alle opere future. Articolata in 42 capitoli, che comprendono 31 componimenti in rima, la Vita Nuova è un testo indispensabile che conferma la genialità del padre della letteratura italiana.